Nelle stagioni scialpinistiche precedenti questa gita è stata effettuata in queste occasioni :
Località di partenza
Data effettuazione
Autore segnalazione
Giud.
(1-5)
Qualità neve
(alto - metà - basso)
Altezza neve
(in quota - metà - partenza)
Casone di Profecchia
07/04/2018
Roberto Mandirola
3-
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-Primaverile con una spanna di neve inconsistente
-altezza molto variabile per accumuli e cornici
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Note : Ambiente molto bello che attraversa una bella faggeta e poi si porta su una lunga cresta dal panorama a giro di orizzonte che va dalle Apuane al Monte Cusna al Cimone. Le varie cime della cresta (Cella e Monte Vecchio le più significative) costringono a diversi saliscendi solo parzialmente evitabili in discesa. Tutto ciò diminuisce la valutazione di uno sci anche per l'ora di discesa (13.00) che ha smollato la neve soprattutto nella parte bassa. 
Casone di Profecchia
09/04/2009
Beppe Puddu
4-trasformata
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-molle in superfice su fondo duro
-ancora tanta su tutto il percorso
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Note : Appennino, ancora tantissima neve e sempre più ben trasformata. Itinerario fatto: dal Casone di Profecchia alla Sella di Massa, all'anticima del Cella abbiamo tagliato prima il Cella poi il Vecchio sui versanti nord (attenzione alle grosse cornici sulla cresta). Intanto, mentre noi siamo al sole, vediamo avanzare tutto intorno a noi dei trorboni neri, per cui ci fermiamo sotto la vetta del Prado, all'imbocco della classica "Clessidra". Attenzione in questo punto, c'è una cornice grandiosa, degna di un seracco della Brenva, per vederla andate su http://www.flickr.com/photos/beppepuddu/3428077759/ e su altre foto prima e dopo. Nella parte alta della clessidra, neve mollona, poi superata la strettoia, ottima neve trasformata nel canale con vista di incredibili valangoni di fondo caduti dai pendii est e sud est del Cipolla. Un altro grosso svalangamento ha creato una specie di autostrada dove a primavera c'è la cascata che immette nel bosco, proseguendo sulle parti terminali di questa colossale valanga, si entra in bosco tendendo verso sinistra fino a trovare il sentiero dell'acquedotto che ci porta in breve sempre sci ai piedi, all'Abetina Reale. Risaliamo per la carrareccia del passo delle Forbici che lasciamo prima del ponte sul Riaccio di Frova, seguendo della segnaletica azzurra che ci costringe ad un largo giro per poi arrivare alla sella di Massa e all'anticima delle Forbici. Mentre ci prepariamo per l'ultima discesa inizia a piovigginare, ciò non ci toglie la soddisfazione di una grossa discesa su neve ben trasformata fuori dal bosco e più molle ma non meno piacevole in bosco e fino al Casone. Al Casone ci attende un enorme caminetto dove possiamo cambiarci e asciugarci, poi rifocillarci con degli ottimi salumi e formaggi con tanta birra e un buon caffè a prezzi veramente accettabili (6 euro a testa). 
Casone di Profecchia
06/04/2007
Beppe Puddu
4-trasformata
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-marcia
-sufficente
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Note : Dal Casone abbiamo salito il Cella scendendo poi (neve incredibilmente bella) sotto il Veccho. siamo poi saliti al Prado dalla valle a est dello Sprone, costeggiando poi il crinale attoreno alla Clessidra. Siamo scesi poi per la Clessidra fino all'Abetina Reale, risalendo poi al Monte Le Forbici, deviando dalla stra per il passo Forbici subito dopo il ponte sul Rio Frova. Discesa infine fino al Casone. Risaliti alla sella sotto il Prado, abbiamo disceso il paginone di accesso al canale e poi il canale fino al punto dove eravamo entrati. Anche qui neve leggermente ammollata ma fondo più duro: ambiente e neve stupendi. Evitare l'accesso al canale con sentiero grosso (ci sarebbe da ravanare per risalire una cascata), proseguire alzandosi sul costone sopra le radure fino a trovare una carbonaia con una vecchia struttura per il fuoco, proseguire in pari verso il canale e, dopo un'altra carbonaia, scendere leggermente ma rimanendo sempre su traccia di sentierino fino ad entrare agevolmente nel canale.